Le situazioni spiacevoli di un diario quotidiano sono queste…entri in casa vino in corpo con il dovere di scrivere un altro giorno quando invece vorresti solo chiudere gli occhi e risvegliarti ad orario di pranzo con odore di lasagne nel naso. Che l’ho tirata cosi lunga oggi…con tante piccole idee che non sembravano meritevoli di diventare un pezzo e che erano, invece, decisamente meglio del nulla di un post cena aziendale…piacevole come sempre a proposito…che per una sera non esistono ruoli e si può scherzare di tutto…che tanto la gente é brilla già dal vassoio con le pizzette.
Chissà se ci sarò ancora, l’anno prossimo, a scherzare con il Faraone sui rimedi migliori per sbarazzarsi dei ladri o ridere con la Capa mentre balla. E’ che si é aperta una porta improvvisa oggi, non ve ne ho parlato…mi hanno anche chiesto la disponibilità a trasferirmi…un lavoretto nuovo…forse molto figo e magari si…potrei farlo forse…se ne vale la pena.
É che quando ci penso…e la paura di non essere all’altezza delle sfide del futuro mi fa tentennare, penso a quanto vorrei accontentarmi di quello che ho, famiglia, lavoro comodo…cene aziendali, ma, non ci riesco.